Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II Grado rappresenta sempre un cambiamento importante che tocca tutti gli aspetti della vita di uno studente, che comporta l’instaurarsi di nuove relazioni coi docenti e il gruppo dei pari, la scoperta di nuovi ambienti di apprendimento e non da ultimo anche di nuovi approcci al metodo di studio.
Risulta fondamentale, in questa fase, il sostegno non solo delle famiglie, ma di tutto il macrosistema che si occupa di formazione, orientamento ed educazione.
Il rifiuto nei confronti della scuola, il senso di impotenza appresa, l’ansia che spesso accompagnano questa esperienza così significativa e ricca di opportunità, potrebbero essere prevenuti con un’attenzione particolare al benessere scolastico, creando un ambiente adatto a stimolare la motivazione, la curiosità e il naturale desiderio di conoscenza e crescita di ogni studente.
Questo può avvenire solo attraverso la collaborazione e il confronto costante tra scuola e luoghi di formazione non formali.
L’insegnamento è tanto più efficace e dotato di senso quanto si avvale di più canali formativi, anche perché la scuola, sebbene snodo cruciale e centrale del percorso di apprendimento in età evolutiva, non rappresenta l’unico luogo di accesso al sapere, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione di un metodo di studio strutturato, efficace e consapevole.
Esiste un universo di progetti, strumenti e spazi formativi, come CASCO Centro per gli Apprendimenti, che con un lavoro di rete consapevole e strutturato può fornire un sostegno importante alla buona riuscita del passaggio da una scuola all’altra, affiancando il processo di crescita individuale.
Carlotta Pizzi è pedagogista, educatrice e formatrice specializzata in consulenza e progettazioni educative. Ha pubblicato diversi articoli per la rivista “Infanzia” del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, si occupa di corsi di formazione, percorsi educativi e sviluppo di competenze trasversali.